Evangelizzare e accompagnare
Attraverso l’annuncio del Vangelo (o kerygma) a chiunque, e attraverso l’accompagnamento, l’insegnamento (catechesi), l’approfondimento della vita in Cristo per coloro che si sono decisi per Lui.
Approfondimento
La buona notizia è che il Figlio di Dio per te e per ogni uomo si è fatto carne, ha vissuto, è morto e risorto per liberarti dal male, dalla morte, dal peccato, ci ha mandato il suo Santo Spirito, lo Spirito del Padre e del Figlio, che grida nei nostri cuori. In Lui ed insieme possiamo vivere, credere, amare, sperare per sempre. Siamo di Dio e Lui desidera che lo scopriamo e che diventiamo suoi.
Dono e responsabilità sono due dimensioni che si intrecciano continuamente. Il dono ci precede e invoca accoglienza, è vocazione, suscita libertà, chiede risposta. Siamo uomini ma la nostra umanità può essere più o meno coltivata, accresciuta, educata. Nel battesimo ci è donato di essere immersi nella Pasqua di passione, morte e risurrezione di Cristo Gesù e di diventare figli nel Figlio, ma il battesimo chiede di essere vissuto tutta la vita: riconoscere il Signore Gesù risorto e dunque vivo, presente. Siamo santi per dono, cioè la vita santa di Dio ci è offerta, ma siamo chiamati a diventare santi.
Così la vita cristiana è intreccio continuo di dono che ci precede e della scelta di essere discepoli di Gesù.
In qualche modo potremmo dire che kerigma è l’annuncio di grazia che ci precede e questo annuncio chiede una decisione: accoglierlo e diventare discepoli di Gesù o no. Chi diventa suo discepolo, approfondisce il suo discepolato tutta la vita.