Che cos'è una parrocchia?
Nella Chiesa Cattolica la parrocchia è la Chiesa che vive tra le case, cioè è la comunità dei discepoli di Gesù là dove essi vivono e dove sono riconoscibili come i cristiani, coloro che sono di Cristo Gesù e si ritrovano insieme per condividere la Parola, l’Eucaristia, la carità.
È comunità di fede ed è comunità organica, che riceve i doni gerarchici e carismatici del Signore. Si incontra insieme per celebrare il giorno della Risurrezione del Signore, la domenica, particolarmente nel sacramento dell’Eucaristia, e lasciarsi rigenerare in Lui.
È comunità di comunità perché Gesù stesso con la sua vita ha dato un’indicazione di metodo che non possiamo lasciare da parte: lui ha scelto e costituito per sé una comunità di vita a misura d’uomo, dodici discepoli. Questa è forma della vita cristiana, condivisione di fede e di vita in comunità a misura d’uomo, intimamente aperte nell’unica grande comunità di coloro che seguono Cristo Gesù, la sua Chiesa.
La Chiesa vive nelle case. Ogni battezzato che intende vivere la vita in Cristo Gesù è stato immerso nella sua passione, morte e risurrezione, tanto che San Paolo può dire: «non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2, 20). Gesù stesso ha detto: «dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18, 20). E ancora, nel sacramento delle Nozze, l’amore fedele, anche se fragile, di quell’uomo e quella donna è sacramento dell’amore di Cristo sposo per la sua Chiesa sposa, sacramento che edifica la Chiesa.
Ulteriori testi
Da Giovanni Paolo II, Christifideles Laici (1988), n. 26.
La comunione ecclesiale, pur avendo sempre una dimensione universale, trova la sua espressione più immediata e visibile nella parrocchia: essa è l’ultima localizzazione della Chiesa, è in un certo senso la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie(90).
E’ necessario che tutti riscopriamo, nella fede, il vero volto della parrocchia, ossia il «mistero» stesso della Chiesa presente e operante in essa: anche se a volte povera di persone e di mezzi, anche se altre volte dispersa su territori quanto mai vasti o quasi introvabile all’interno di popolosi e caotici quartieri moderni, la parrocchia non è principalmente una struttura, un territorio, un edificio; è piuttosto «la famiglia di Dio, come una fraternità animata dallo spirito d’unità»(91), è «una casa di famiglia, fraterna ed accogliente»(92), è la «comunità di fedeli»(93).
In definitiva, la parrocchia è fondata su di una realtà teologica, perché essa è una comunità eucaristica(94). Ciò significa che essa è una comunità idonea a celebrare l’Eucaristia, nella quale stanno la radice viva del suo edificarsi e il vincolo sacramentale del suo essere in piena comunione con tutta la Chiesa. Tale idoneità si radica nel fatto che la parrocchia è una comunità di fede e una comunità organica, ossia costituita dai ministri ordinati e dagli altri cristiani, nella quale il parroco – che rappresenta il Vescovo diocesano(95) – è il vincolo gerarchico con tutta la Chiesa particolare.